Requisiti della sede d'installazione
Per garantire il corretto funzionamento del sistema, è essenziale prevedere una posizione adeguata per lo switch e pianificare la disposizione delle apparecchiature o dell'armadio di cablaggio. In queste sezioni vengono descritti alcuni dei requisiti di base del sito che si devono tenere in considerazione quando si prepara l'installazione dello switch, tra cui:
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I fattori ambientali possono influenzare negativamente le prestazioni e la longevità del sistema.
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Installare lo switch in un'area chiusa e sicura, assicurandosi che solo il personale qualificato abbia accesso allo switch e possa controllare l'ambiente.
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Le apparecchiature posizionate troppo vicine tra loro o non adeguatamente ventilate possono innalzare eccessivamente la temperatura del sistema, determinando guasti prematuri dei componenti.
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Se le apparecchiature non sono posizionate correttamente, i pannelli dello chassis possono risultare inaccessibili o difficili da gestire.
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Lo switch richiede un ambiente secco, pulito, ben ventilato e climatizzato.
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Per garantire un funzionamento ottimale, mantenere il flusso d'aria nell'ambiente. Se il flusso d'aria è bloccato o limitato, o se l'aria in entrata è troppo calda, potrebbe verificarsi una condizione di temperatura eccessiva. Il dispositivo di monitoraggio ambientale dello switch potrebbe quindi arrestare il sistema per proteggerne i componenti.
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È possibile effettuare il montaggio in rack di più switch con uno spazio limitato o nullo sopra e sotto lo chassis. In ogni caso, quando si installa uno switch in un rack con altre apparecchiature o quando lo si posiziona sul pavimento vicino ad altre apparecchiature, assicurarsi che lo scarico di queste ultime non confluisca nella presa d'aria dello chassis dello switch.
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Se lo switch supporta la tecnologia PoE da 90W, il cablaggio esistente nell'edificio potrebbe non essere adatto all'installazione. Riesaminare lo schema dei cablaggi con personale qualificato.
Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Requisiti di cablaggio in questo documento.
Temperatura
Temperature estreme possono ridurre l'efficienza di funzionamento del sistema e causare una serie di problemi, tra cui l'invecchiamento precoce ed errori dei chip e guasti dei dispositivi meccanici. Fluttuazioni estreme della temperatura possono anche causare l'allentamento dei chip nei rispettivi socket. Rispettare le seguenti linee guida:
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Verificare che il sistema operi in un ambiente con temperature comprese tra:
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-5 e +45 °C (27 e 109 °F) fino a 1800 metri (6000 piedi)
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-5 e +40 °C (27 e 104 °F) fino a 3000 metri (10000 piedi)
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Assicurarsi che lo chassis abbia un'adeguata ventilazione.
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Non posizionare lo chassis all'interno di un'unità a muro chiusa o sopra indumenti per evitare che fungano da isolante termico.
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Non posizionare lo chassis in un punto esposto a luce diretta del sole, specialmente nelle ore pomeridiane.
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Non posizionare lo chassis vicino a una fonte di calore di qualsiasi tipo, comprese le aperture di riscaldamento.
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Non azionare il sistema se il gruppo ventola è stato rimosso o se non funziona correttamente. Condizioni di temperatura eccessiva possono danneggiare gravemente l'apparecchiatura o causare un arresto imprevisto del sistema.
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Un'adeguata ventilazione è particolarmente importante ad altitudini elevate. Assicurarsi che tutti gli slot e le aperture del sistema rimangano liberi, in particolare quelle di raffreddamento.
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Pulire sistematicamente il luogo di installazione per evitare l'accumulo di polvere e detriti, che possono provocare il surriscaldamento del sistema.
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Se il sistema è esposto a temperature eccessivamente basse, consentire un periodo di riscaldamento di due ore, a una temperatura ambiente non inferiore a 0 °C (32 °F) prima di accenderlo.
La mancata osservanza di queste linee guida può causare danni ai componenti interni dello chassis.
Ventilazione
Lo switch è progettato per essere installato in ambienti con un volume d’aria disponibile sufficiente a raffreddare supervisor engine, moduli e alimentatori. Se la libera circolazione dell'aria attraverso lo chassis è ostruita, o se la temperatura ambiente è elevata, il monitor ambientale dello switch potrà arrestare il sistema per proteggere i componenti.
Per mantenere un'adeguata circolazione dell'aria attraverso lo chassis dello switch, si consiglia di mantenere uno spazio minimo di 15 cm (6 pollici) tra una parete e le prese d'aria dello chassis e dell'alimentatore o tra una parete e gli scarichi di aria calda dello chassis e dell'alimentatore. Quando gli chassis di switch sono installati in rack adiacenti, è necessario lasciare uno spazio minimo di 30,5 cm (12 pollici) tra la presa d'aria di uno chassis e lo scarico dell’aria calda di un altro chassis. Il mancato rispetto di una distanza adeguata tra gli chassis può causare il surriscaldamento e il guasto dello chassis di switch che aspira l'aria calda di scarico.
La figura mostra le direzioni del flusso d’aria per lo chassis e l’alimentatore dello switch Catalyst 9407R. La direzione del flusso d’aria da applicare è la stessa per tutti gli switch Cisco Catalyst serie 9400.
![](/c/dam/en/us/td/i/300001-400000/350001-360000/355001-356000/355171.tif/_jcr_content/renditions/355171.jpg)
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Presa d'aria dello chassis |
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Presa d’aria dell’alimentatore |
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Scarico aria calda dello chassis |
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Scarico aria calda dell’alimentatore |
Se lo switch viene installato in un rack chiuso o parzialmente chiuso, si consiglia assolutamente di verificare che il sito soddisfi i seguenti requisiti:
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Verificare che tra i lati, il fronte e il retro di qualunque contenitore hardware, e le griglie di presa e di scarico dell’aria dello chassis e dell’alimentatore vi sia sempre uno spazio libero di minimo 15 cm (6 pollici).
Non utilizzare armadi completamente chiusi o rack aperti con pannelli laterali pieni, a meno che non siano soddisfatti i requisiti di spazio libero di 15 cm (6 pollici) per le prese di aspirazione e scarico dello chassis oppure a meno che i pannelli laterali non presentino feritoie di aerazione adeguate.
I montanti verticali di un rack Telco possono essere montati con spazio libero ai lati inferiore a quello consigliato, a condizione che la struttura presenti aperture, feritoie o sfiati sufficienti a consentire l’adeguata circolazione dell’aria attraverso lo chassis. Sui rack a due montanti con montanti pieni, la profondità massima consigliata per un flusso d'aria senza restrizioni è 13 cm (5 pollici) per un rack da 23" e 10 cm (4 pollici) per un rack da 19".
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Verificare che la temperatura ambiente dell’aria all'interno del rack chiuso o parzialmente chiuso ricada entro l’intervallo di temperatura di esercizio. Dopo aver installato nel rack lo chassis, accenderlo e attendere che la temperatura dello chassis si stabilizzi (circa 2 ore).
Misurare la temperatura ambiente presso la griglia di presa d’aria dello chassis collocando una sonda di temperatura esterna alla distanza di 2,5 cm (1 pollice) dal lato sinistro, in posizione centrale rispetto allo chassis, sia orizzontalmente che verticalmente.
Misurare la temperatura ambiente presso la griglia di presa d’aria dell’unità alimentatore collocando una sonda di temperatura esterna alla distanza di 2,5 cm (1 cm) dal lato anteriore dello chassis, in posizione centrale rispetto alla sezione dell’alimentatore situata sopra gli slot delle schede.
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Se la temperatura ambiente dell’aria in ingresso è inferiore a 45 °C (109 °F) ad altitudini inferiori o pari a 1828 metri (6.000 piedi), il rack soddisfa il criterio di temperatura dell’aria in ingresso. Ad altitudini superiori a questo limite e fino a 3000 m (10.000 piedi), la temperatura dell’aria in ingresso non deve superare 40 °C (104 °F).
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Se la temperatura ambiente dell’aria in ingresso è superiore a queste raccomandazioni, il sistema potrebbe attivare allarmi di temperatura minori e aumentare in risposta la velocità delle ventole.
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Se la temperatura ambiente dell’aria in ingresso è uguale o superiore a 55 °C (131 °F), il sistema potrebbe lanciare un allarme di temperatura principale, portando in risposta le ventole alla massima velocità. Se la temperatura continua ad aumentare, il sistema risponderà innescando l’arresto di protezione.
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Pianificare in anticipo. Uno switch installato in un rack chiuso o parzialmente chiuso al momento può risultare in linea con i requisiti di temperatura ambiente e di ventilazione. Tuttavia quando al rack vengono aggiunti altri chassis, o a uno chassis nel rack vengono aggiunti altri moduli, il calore ulteriore generato potrebbe causare il superamento delle condizioni di temperatura ambiente raccomandate presso le prese d’aria dello chassis o dell’alimentatore, e il conseguente innesco di allarmi termici.
Se al momento dell’installazione le condizioni della temperatura in ingresso e di circolazione dell’aria risultassero al limite o non pienamente soddisfatte, attivare nel vano ventole la modalità NEBS, programmata per rispondere con più incisività quando le distanze sono limitate e le temperature ambientali elevate. Ciò limiterà il numero di allarmi termici, mentre la maggiore velocità delle ventole innalzerà il livello di rumorosità e i consumi elettrici.
Umidità
In condizioni di elevata umidità questa può penetrare nel sistema e causare la corrosione dei componenti interni e il conseguente degrado di proprietà come la resistenza elettrica, la conducibilità termica, la forza fisica e le dimensioni. L'accumulo eccessivo di umidità all'interno del sistema può provocare un corto circuito elettrico e gravi danni al sistema. Ogni sistema è idoneo per il magazzinaggio e il funzionamento con tasso di umidità relativa dal 10 al 95%, senza condensa, con una gradazione di umidità del 10% l'ora. Gli edifici con aria condizionata nei mesi più caldi e riscaldamento in quelli più freddi solitamente mantengono un livello di umidità accettabile per le apparecchiature. Se tuttavia il sistema è installato in un locale più umido del normale, utilizzare un deumidificatore per mantenere un livello di umidità accettabile.
Altitudine
Se il sistema è utilizzato ad alta quota (bassa pressione) l’efficienza del raffreddamento forzato e per convezione si riduce, e questo può causare problemi elettrici per la formazione di effetti di arco elettrico e corona. In queste condizioni, inoltre, i componenti stagni che hanno una certa pressione interna, come i condensatori elettrolitici, possono andare in avaria o funzionare con meno efficienza.
Polvere e particelle
Le ventole raffreddano gli alimentatori e i componenti di sistema introducendo aria a temperatura ambiente e scaricando quella riscaldata attraverso le varie aperture nello chassis. Le ventole tuttavia aspirano anche polvere e altre particelle che creano un accumulo di contaminanti nel sistema e aumentano la temperatura interna dello chassis. Un ambiente operativo pulito può ridurre notevolmente gli effetti negativi di polvere e altre particelle, che agiscono come isolanti e interferiscono con i componenti meccanici del sistema.
Le norme indicate di seguito delineano i criteri per un ambiente di lavoro accettabile e livelli accettabili di particolato sospeso:
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National Electrical Manufacturers Association (NEMA) Tipo 1
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International Electrotechnical Commission (IEC) IP-20
Qualità dell'aria
La polvere è ovunque e spesso invisibile all'occhio. È costituita da particelle fini presenti nell'aria provenienti da varie fonti, come la polvere del suolo sollevata da agenti atmosferici, dalle eruzioni vulcaniche o dall'inquinamento. La polvere in un sito di installazione può contenere piccole quantità di tessuto, fibre di carta o minerali del suolo esterno. Può anche contenere contaminanti naturali, come il cloro proveniente dall'ambiente marino, e contaminanti industriali come lo zolfo. La polvere e i detriti ionizzati sono pericolosi e vengono attratti dalle apparecchiature elettroniche.
L'accumulo di polvere e detriti sulle apparecchiature elettroniche ha i seguenti effetti negativi:
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Aumenta la temperatura di esercizio delle apparecchiature. Secondo l'effetto Arrhenius, un aumento della temperatura di esercizio determina una riduzione dell'affidabilità e della durata delle apparecchiature.
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L'umidità e gli elementi corrosivi presenti nella polvere possono corrodere i componenti elettronici o meccanici e causare un guasto prematuro della scheda.
Gli effetti negativi vengono ulteriormente accelerati dalla presenza di ventole nelle apparecchiature delle reti di dati, in cui si inseriscono polvere e altre particelle. Maggiore è il volume d'aria generato dalle ventole per il raffreddamento, maggiore è la quantità di polvere e particolato che si deposita e rimane intrappolata all'interno dell'apparecchiatura. Rimuovere o ridurre al minimo la presenza di polvere e particolato nel sito di installazione seguendo le linee guida menzionate nelle normative ANSI 71-04-2013.
![]() Nota |
Oltre alle linee guida menzionate nelle normative ANSI 71-04-2013, seguire tutte le linee guida applicabili in base alle condizioni del sito per rimuovere o ridurre al minimo altri contaminanti. |
Corrosione
La corrosione è una reazione chimica che si verifica tra i componenti elettronici e i gas, con il conseguente deterioramento dei metalli. La corrosione attacca i connettori periferici, i pin, gli zoccoli per circuito integrato, i collegamenti wire wrap e tutti gli altri componenti metallici. A seconda del tipo e del livello di concentrazione dei gas corrosivi, il degrado delle prestazioni dei componenti avviene rapidamente o nel corso del tempo. La corrosione provoca inoltre interruzioni di corrente, fragilità nei punti di connessione e surriscaldamento dei sistemi elettrici. I residui della corrosione formano strati isolanti sui circuiti e causano guasti elettronici, cortocircuiti, vaiolature ed erosione del metallo.
Un tipo di corrosione noto come scorrimento viscoso riguarda principalmente il PCBA (circuito stampato) e si verifica quando il PCBA è esposto a un ambiente di lavoro estremo e ricco di solfuro (idrogeno solforato) per un periodo di tempo prolungato. La corrosione inizia in alcuni metalli esposti, come rame e argento, e poi si insinua lungo la superficie metallica rimanente causando cortocircuiti elettrici o forando il materiale. Lo scorrimento viscoso può verificarsi anche su componenti elettronici come resistori e PCB.
Per prevenire la corrosione, rimuovere o ridurre al minimo la presenza di polvere e particolati nel sito di installazione seguendo le linee guida menzionate nelle normative ANSI 71-04-2013.
![](/c/dam/en/us/td/i/400001-500000/450001-460000/458001-459000/458631.jpg)
Interferenze EMI e di radiofrequenza
Le interferenze elettromagnetiche (EMI) e le interferenze di radiofrequenza (RFI) prodotte da un sistema possono influire negativamente sui dispositivi riceventi, quali radio e televisori (TV), utilizzati nelle sue vicinanze. Le radiofrequenze emesse da un sistema possono anche interferire con telefoni cordless e a bassa potenza. Viceversa, le RFI emesse da telefoni ad alta potenza possono causare la comparsa di caratteri spuri sul monitor del sistema. Una RFI si definisce come una EMI con una frequenza superiore a 10 kilohertz (kHz). Questo tipo di interferenza può viaggiare dal sistema ad altri dispositivi tramite il cavo e la sorgente di alimentazione, o attraverso l'aria sotto forma di onde radio trasmesse. La Federal Communications Commission (FCC) pubblica regolamenti specifici per limitare la quantità di interferenze dannose emesse dalle apparecchiature informatiche. Tutti i sistemi sono conformi con i regolamenti della FCC. Per ridurre la possibilità di EMI e RFI, attenersi alle seguenti istruzioni:
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Utilizzare sempre il sistema con i coperchi dello chassis installati.
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Accertarsi che tutti gli slot dello chassis siano coperti da una mascherina metallica di protezione, e che se un vano alimentatore non è utilizzato sia coperto da una piastra metallica cieca.
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Assicurarsi che le viti su tutti i connettori dei cavi delle periferiche siano ben fissate ai connettori corrispondenti sul retro dello chassis.
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Per collegare le periferiche al sistema utilizzare sempre cavi schermati e connettori con guscio in metallo.
Quando i cavi corrono per una distanza significativa all’interno di un campo elettromagnetico, tra il campo e i segnali sui fili possono verificarsi interferenze. Questo ha due implicazioni per la realizzazione del cablaggio dell’impianto:
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Se l'assetto del cablaggio è carente, quest’ultimo potrà emanare interferenze radio.
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Una forte EMI, specie se causata da fulmini o radiotrasmettitori, può distruggere i driver e i ricevitori di segnali nello chassis, e addirittura creare un rischio elettrico, conducendo sovratensioni nelle linee interne delle attrezzature.
![]() Nota |
Per calcolare preventivamente e correggere le EMI di forte intensità, consultare un esperto. |
Se il cablaggio dell'impianto utilizza un cavo a doppino intrecciato, prevedere una buona distribuzione dei conduttori di terra per ridurre le EMI. Se si superano le distanze consigliate, utilizzare ove necessario un cavo a doppino intrecciato di alta qualità con un conduttore di terra per ogni segnale dati.
Se i cavi superano le distanze consigliate o passano tra diversi edifici, considerare in particolare gli effetti di un fulmine nelle vicinanze. L'impulso elettromagnetico causato da fulmini o altri fenomeni ad alta energia può facilmente scaricare nei conduttori non schermati una quantità di energia sufficiente a distruggere i dispositivi elettronici. Se in passato si sono verificati problemi di questo tipo, è opportuno consultare un esperto di soppressione e schermatura contro le sovratensioni.
![]() Avvertenza |
Le porte (porte Ethernet in rame) dell'apparecchiatura o di complessivi secondari installate all'interno di edifici sono adatte solo per il collegamento di cavi o cablaggi interni o comunque non esposti. Se le porte dell'apparecchiatura o di complessivi secondari installate all'interno di edifici sono collegate meccanicamente alle interfacce che si collegano all'OSP (Outside Plant, Impianto esterno) o al suo cablaggio, il collegamento meccanico NON DEVE superare i 6 metri (circa 20 piedi). Queste interfacce sono progettate per l'uso esclusivo all'interno di edifici (porte di tipo 2, 4 o 4a come descritto in GR-1089-CORE) e richiedono l'isolamento dal cablaggio dell'OSP esposto. L'aggiunta di dispositivi di protezione primari non è una protezione sufficiente per il collegamento metallico di queste interfacce al cablaggio dell'OSP. |
Urti e vibrazioni
L'apparecchiatura è conforme allo standard GR-63-CORE in materia di criteri di movimentazione delle apparecchiature e vibrazioni durante il trasporto, negli uffici e in caso di terremoto.
Interruzioni della sorgente elettrica
I sistemi sono particolarmente sensibili alle variazioni della tensione fornita dalla sorgente di alimentazione CA. Sovratensioni, sottotensioni, transienti o picchi possono cancellare i dati dalla memoria o addirittura causare guasti ai componenti. Per proteggere il sistema da questi problemi, i conduttori di terra di alimentazione devono essere sempre adeguatamente scaricati a terra. Provvedere inoltre a installare il sistema su un circuito elettrico dedicato, piuttosto che su un circuito condiviso con altre attrezzature elettriche importanti. Evitare, in generale, la condivisione del circuito di alimentazione con i seguenti dispositivi:
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Fotocopiatrici
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Condizionatori
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Aspirapolvere
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Apparecchi di riscaldamento
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Attrezzi elettrici
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Telescriventi
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Stampanti laser
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Fax
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Altre apparecchiature motorizzate
Oltre che da questi apparecchi, le minacce più gravi per l’alimentazione del sistema sono comportate dagli sbalzi di tensione e i blackout causati dalle tempeste elettriche. Se possibile, durante i temporali spegnere il sistema e, se presenti, le periferiche e staccare le relative spine dalle prese di alimentazione. Se, mentre il sistema è acceso, si verifica un blackout, anche temporaneo, spegnerlo immediatamente e scollegarlo dalla presa elettrica. Se il sistema resta acceso, al momento del ritorno della corrente possono verificarsi dei problemi; gli altri apparecchi presenti nell’area potrebbero creare elevati picchi di tensione che possono danneggiare il sistema.
Messa a terra del sistema
![]() Avviso |
Avvertenza 1046: installazione o sostituzione dell'unità Per ridurre il rischio di scosse elettriche, durante le operazioni di installazione o sostituzione dell'unità, i collegamenti di messa a terra devono essere sempre collegati per primi e scollegati per ultimi. Se l'unità dispone di moduli, fissarli con le viti fornite. |
È necessario installare un connettore di terra del sistema nell'ambito del processo di installazione dello chassis. Le installazioni dello chassis che si basano solo sul connettore con terzo polo CA non sono sufficienti per un'adeguata messa a terra dei sistemi.
Le corrette prassi di messa a terra garantiscono che gli edifici e le apparecchiature installate all'interno di essi presentino connessioni a bassa impedenza e differenziali a bassa tensione tra gli chassis. Quando si installa un connettore di terra del sistema, si riducono o prevengono pericoli di scosse, probabilità di danni alle apparecchiature a causa di transitori e potenziali corruzioni dei dati.
Senza una corretta e completa messa a terra del sistema, si corre il rischio di maggiori danni ai componenti causati dalle scariche elettrostatiche. Inoltre, il mancato utilizzo di un connettore di terra aumenta notevolmente la probabilità di corruzione dei dati, blocco del sistema e frequenti casi di riavvio.
![]() Avvertenza |
Le installazioni basate unicamente su una messa a terra del sistema che utilizza solo un connettore con terzo polo CA presentano rischi maggiori di corruzione dei dati e problemi alle apparecchiature rispetto alle installazioni che adottano sia un connettore con terzo polo CA sia un connettore di messa a terra del sistema correttamente installato. |
Nella tabella seguente sono elencate alcune linee guida generali sulle prassi di messa a terra.
Ambiente |
Livello di gravità delle interferenze elettromagnetiche |
Consigli di messa a terra |
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L'edificio commerciale è soggetto ad essere colpito direttamente da fulmini. Ad esempio, in alcuni luoghi degli Stati Uniti, come la Florida, la probabilità di fulmini è più elevata rispetto ad altre zone. |
Alto |
Tutti i dispositivi di protezione da fulmini devono essere installati rigorosamente conformità con le raccomandazioni del produttore. I conduttori di corrente da fulmine dovrebbero essere distanziati dalle linee elettriche e dati secondo le raccomandazioni e i codici edificio applicabili. È necessario seguire attentamente le best practice di messa a terra. |
L'edificio commerciale si trova in una zona in cui si verificano frequenti temporali, ma non è soggetto a fulmini diretti. |
Alto |
È necessario seguire attentamente le best practice di messa a terra. |
L'edificio commerciale contiene un mix di apparecchiature per l'Information Technology e macchinari industriali, ad esempio per la saldatura. |
Da medio ad alto |
È necessario seguire attentamente le best practice di messa a terra. |
L'edificio commerciale esistente non è soggetto a interferenze ambientali naturali o interferenze industriali antropiche. Questo edificio ospita un ambiente d'ufficio standard. Nell'installazione si sono verificati precedenti di malfunzionamento a causa di interferenze elettromagnetiche. |
Medio |
È necessario seguire attentamente le best practice di messa a terra. Determinare l'origine e la causa delle interferenze e ridurle il più possibile all'origine stessa, oppure ridurre l'accoppiamento dall'origine delle interferenze all'apparecchiatura interessata. |
Il nuovo edificio commerciale non è soggetto a interferenze ambientali naturali o interferenze industriali antropiche. Questo edificio ospita un ambiente d'ufficio standard. |
Basso |
Le best practice di messa a terra devono essere seguite il più fedelmente possibile. I problemi associati a interferenze elettromagnetiche non possono essere previsti, ma l'installazione di un sistema di messa a terra basato su best practice in un nuovo edificio è spesso la soluzione meno costosa e più efficace per pianificare il futuro. |
L'edificio commerciale esistente non è soggetto a interferenze ambientali naturali o interferenze industriali antropiche. Questo edificio ospita un ambiente d'ufficio standard. |
Basso |
Le best practice di messa a terra devono essere seguite il più fedelmente possibile. I problemi associati a interferenze elettromagnetiche non possono essere previsti, ma l'installazione di un sistema di messa a terra basato su best practice è sempre consigliabile. |
![]() Nota |
In tutte le situazioni, le prassi di messa a terra dovranno essere conformi alla Sezione 250 dei requisiti NEC (National Electric Code) o alle leggi e normative locali. Per il collegamento dallo chassis al connettore di terra del rack o direttamente alla equipotenziale comune (Common Bonding Network, CBN) è preferibile un cavo di messa a terra 6 AWG. Il rack delle apparecchiature deve anche essere collegato alla rete CBN con un cavo di messa a terra 6 AWG. |
![]() Nota |
I terminali di messa a terra devono essere installati solo nella posizione contrassegnata sullo chassis. |
![]() Nota |
Assicurarsi sempre che tutti i moduli siano completamente installati e che le viti imperdibili siano ben serrate. Inoltre, assicurarsi che tutti i cavi I/O e cavi di alimentazione siano correttamente inseriti. Queste prassi rappresentano normali procedure di installazione e devono essere seguite in tutte le situazioni. |
Mantenimento della sicurezza elettrica
Quando si lavora sulle apparecchiature elettriche, attenersi alle seguenti indicazioni:
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Non lavorare da soli se sussistono condizioni di potenziale pericolo nella propria area di lavoro.
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Mai dare per scontato che un circuito sia scollegato dall'alimentazione; controllare sempre il circuito prima di lavorarci sopra.
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Quando si spegne l'alimentazione, inserire un blocco di sicurezza sul circuito in modo che nessuno possa accenderlo accidentalmente.
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Verificare attentamente la presenza di possibili pericoli nell'area di lavoro, ad esempio superfici umide, prolunghe di alimentazione non connesse a terra, cavi di alimentazione danneggiati, consumati o privi di messa a terra.
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In caso di incidente elettrico, procedere come descritto di seguito:
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Agire con estrema cautela per evitare di riportare a propria volta dei danni.
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Scollegare l'alimentazione dal sistema.
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Se necessario, rivolgersi a un medico.
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Utilizzare il prodotto rispettando le specifiche elettriche delle etichette e le istruzioni per l’uso.
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Installare il prodotto in conformità con le normative elettriche locali e nazionali.
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Se si verifica una delle seguenti condizioni, contattare il centro di assistenza tecnica Cisco:
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Il cavo di alimentazione o la spina sono danneggiati.
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Un oggetto è caduto nel prodotto.
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Il prodotto è stato esposto all'acqua o altri liquidi.
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Il prodotto è caduto o mostra segni di danni.
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Il prodotto non funziona correttamente anche se si seguono le istruzioni operative.
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Utilizzare una sorgente elettrica esterna adeguata. Utilizzare il prodotto solo con il tipo di alimentazione indicato sull'etichetta delle caratteristiche elettriche. In caso di dubbio circa il tipo di alimentazione necessaria, rivolgersi a un elettricista sul posto.
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Per i moduli di alimentazione CA in ingresso, sono inclusi insieme allo chassis cavi di alimentazione adatti per il paese, scelti in base alla destinazione della spedizione. Se è necessario acquistare altri cavi di alimentazione, accertarsi che siano della stessa classe, tensione e corrente indicate sull’etichetta delle caratteristiche elettriche del prodotto. La tensione e la corrente nominale del cavo di alimentazione devono essere superiori a quelle riportate sull'etichetta.
Per i moduli di alimentazione CC in ingresso, occorre richiedere espressamente i cavi adatti, in quanto non sono inclusi nella fornitura. Accertarsi che i cavi abbiano lunghezze, dimensioni e capicorda adatti ai requisiti dello chassis, ai requisiti di installazione specifici del sito e alle normative locali sui collegamenti elettrici. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Strumenti e attrezzi necessari.
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Per evitare scosse elettriche, collegare correttamente tutti i cavi di alimentazione a prese con scarico a terra. Tutti i cavi sono dotati di spine a tre poli che consentono la corretta messa a terra. Non usare adattatori per spine e non rimuovere il polo di terra dai cavi di alimentazione.
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Seguire le specifiche elettriche sulle fascette. Accertarsi che la corrente nominale totale di tutti i prodotti collegati non superi l'80% del valore specificato sulla fascetta.
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Non modificare i cavi o le spine di alimentazione. Per ogni modifica alla sede d’installazione rivolgersi a un elettricista autorizzato o alla compagnia elettrica. I cablaggi devono essere conformi con le normative locali e nazionali.
Prevenzione dei danni da scariche elettrostatiche
Se i moduli o le altre FRU (Field Replaceable Unit) non vengono maneggiati correttamente, possono essere danneggiati dalle scariche elettrostatiche (ESD) e presentare problemi intermittenti o guastarsi completamente. I moduli costituiti da schede a circuiti stampati sono fissati all'interno di un contenitore di metallo. La schermatura dalle interferenze elettromagnetiche (EMI) e i connettori sono parte integrante di tale contenitore. Anche se il contenitore di metallo contribuisce a proteggere la scheda dai danni provocati dalle scariche elettrostatiche (ESD, Electrostatic Discharge), quando si maneggiano i moduli utilizzare sempre una cinghia di messa a terra. Per evitare i danni causati dalle scariche elettrostatiche, attenersi alle seguenti linee guida:
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Utilizzare sempre una cavigliera o un bracciale antistatico, assicurandosi che aderisca bene alla pelle.
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Collegare l'estremità del dispositivo antistatico alla superficie grezza dello chassis.
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Quando si installa un componente, utilizzare la levetta di espulsione o le viti imperdibili per inserire correttamente i connettori del bus nel backplane o nel midplane. Tali dispositivi evitano la rimozione accidentale, garantiscono un'adeguata messa a terra del sistema e assicurano l'inserimento corretto dei connettori del bus.
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Quando si rimuove un componente, utilizzare la levetta di espulsione o le viti imperdibili per sganciare i connettori del bus dal backplane o dal midplane.
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Per maneggiare i contenitori, utilizzare esclusivamente le maniglie, se disponibili, o i bordi, evitando di toccare le schede a circuiti stampati o i connettori.
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I componenti rimossi devono essere appoggiati su una superficie antistatica o in un contenitore dotato di schermatura antistatica, con il lato della scheda rivolto verso l'alto. Se si prevede di restituire il componente alla fabbrica, inserirlo immediatamente in un contenitore dotato di schermatura antistatica.
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Evitare il contatto tra le schede a circuiti stampati e i vestiti. Il bracciale antistatico protegge i componenti solo contro le tensioni ESD condotte dal corpo, ma anche le tensioni ESD generate dagli indumenti possono causare danni.
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Non tentare mai di rimuovere la scheda a circuiti stampati dal contenitore di metallo.